TERANGA in lingua wolof senegalese significa “accoglienza”. E’ un’impresa sociale per l’integrazione degli immigrati,figlia dell’associazione “Macchia di colori”.
Nasce 6 anni fa dal mio incontro con Judicael Ouango Kiswendsida scrittore Africano del Burkina Faso “apolide tra due mondi”. L’impresa oltre a dare lavoro a sei immigrati è un riferimento, un punto di incontro, un ristorante ed uno spazio di informazione.
Ma è un luogo dove i migranti hanno l’ opportunità di confrontarsi con una Napoli vivace e creativa . Direi che è uno spaccato di mondo dove l’incontro e la crescita reciproca avvengono attraverso eventi culturali che si svolgono all’interno dello stesso Teranga come mostre di pittura, di fotografia, cineforum, corso di danze Africane, corsi di Italiano, letture di libri per la presenza di una biblioteca, incontri sulle religioni diverse, concerti dal vivo e dj la sera. L’arte è utilizzata come veicolo di un linguaggio universale.
Teranga ha incontrato molti ostacoli ed è stato chiuso e riaperto con motivazioni poco chiare per ben tre volte! Adesso è nuovamente in piedi come un drago a cui hanno mozzato la coda e non il cuore.