Il progetto fotografico “Tessuto vitale” di Viviana Rasulo è un rivolgere lo sguardo “all’interno” ma con la forza che solo una lunga meditazione “sull’esterno” può dare.
Come trame intrecciate le fotografie del progetto di Viviana Rasulo “Tessuto vitale” costituiscono un tessuto emozionale, in cui l’artista emerge secondo un rapporto “figura-sfondo”. I “ricordi” per immagine si ricombinano secondo una linea temporale non definibile: la bambina è spalla a spalla con la donna, le ferite dell’infanzia si riaprono in quelle della maturità.
La sensazione di “atemporalità” è cruciale in questa produzione fotografica che trova però spazi definiti e delimitati.
Le stanze di antiche case napoletane, vuote o con piccole cose, sono sempre abitate dalla fotografa. Quasi un guscio in cui muoversi e ritrovarsi, al riparo dal mondo esterno. Talvolta il mondo esterno fa capolino attraverso una porta divelta, una finestra lasciata aperta ma è sempre un estraneo che riporta a una realtà che impietosamente “accade”.