La Cambogia un luogo che appartiene al passato, collegato alla sofferenza di una colonizzazione, di un regno, di una dittatura delle più dure e per ultimo dall’invasione Cinese che ha portato via tutte le ricchezze. Questa storia ha generato in questi popoli un assoluto atteggiamento di sottomissione misto ad una ritualità in via di estinzione con un sapore di rigidità che si mescola bene alla spiritualità buddista. La religione, i templi, le preghiere, il rifugiarsi in un mondo che prevede una continua rinascita ha permesso loro la salvezza.
Aung San Suu Kyi , premio nobel della pace attivista per una pace spirituale contro la dittatura militare, dice della sua Birmania: “è una società politicamente più depauperata ma spiritualmente più vibrante”. Nella protesta contro i soprusi militari, torture ed assassini, nel 2007, prevale il coraggio morale che diventa caposaldo di un attivismo spirituale non violento nel mondo. Ne è scaturito un contrasto archetipico di forze opposte: monaci buddisti che intonavano preghiera d’amore davanti a file di militari armati, è un messaggio nelle nostre stesse vite.
Reportage di denuncia sulla cattura e il maltrattamento di coccodrilli, in una riserva situata a Phnom Penn in Cambogia. I coccodrilli, venduti ad un ricco commerciante in pelli, vengono così catturati nella riserva dove sono cresciuti e trasferiti in un’altra riserva per poi ricavarne dalle loro pelli borse, borsellini,cinture.